XII legislatura – Tornata del 21 giugno 1876
Se invece avessero percorso le grandi valli, forse a quest'ora la questione delle ferrovie siciliane sarebbe difinitivamente risoluta, forse le
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sarebbe opportunità alcuna per divenire a quella rettificazione generale che io vagheggio.
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costituirebbe necessariamente la linea principale, e la diramazione in sostanza sarebbe Caldare-Palermo.
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non sarebbe opportuno oggi, profittando delle resistenze che ci vengono dalla natura del suolo opposte, rettificare quell'andamento generale stradale
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o da chiedere, e racchiudendomi nella cerchia del diritto, direi al Ministero quel che solo mi sarebbe lecito: eseguite la legge, non frapponete
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Ora, la differenza che esisteva per le vie ruotabili era come 185 a 121, cioè 14 chilometri, mentre oggi per la via delle Caldare sarebbe di 88, e di
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seconda linea, mentre Catania ne sarebbe costantemente divisa da 101 chilometri.
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sarebbe la linea da Messina a Patti e Palermo, la quale, essendo anche destinata ad operare una comunicazione diretta e celere fra le ferrovie del
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dovesse interrompersi, il danno non sarebbe limitato solamente alle città, le quali sono alla testa di linea, ma si estenderebbe a tutte le provincie
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girare attorno all'isola, salire, discendere, per ascendere di nuovo? Ma questo sarebbe tale un assurdo che capovolgerebbe non solo le idee cardinali che
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sarebbe la sventura delle due provincie.
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Se l'onorevole ministro intenda impegnarsi esplicitamente per una linea più diretta tra Palermo e Catania, in questo senso sarebbe interpretata
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solo non sarebbe eseguita la legge, per la quale si contrasta da quindici anni, ma si scontenterebbero quelle popolazioni.
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l'isola. Sarebbe certo usare ben poco riguardo ad una Commissione, la quale pure emana dalla stessa rappresentanza nazionale, il non tener conto di
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arriviate fino a questo, ma dite solo che la differenza fra quello che si spenderebbe per la linea delle Caldare, e quello che sarebbe richiesto per la
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medesimo, oltre la linea delle Caldare, quella delle due Imere; mentre questi due ultimi deputati parevano ritenere che non sarebbe altrimenti
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, non osa pronunziarsi, e ripeto che sarebbe temerità il pronunziarsi in un senso qualsiasi. Il Ministero tuttavia assume l'impegno di fare maggiori
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Sarebbe un grandissimo benefizio una ferrovia la quale alimentasse tutti questi paesi, che così male comunicano fra di loro e con Palermo, onde
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che colle due ferrovie per le Caldare e per le due Imere, che sarebbe nel desiderio mio si costruissero, non vorrei, dico, che fosse dimenticata
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, con opuscoli rimarchevoli, e sarebbe la linea delle Due Imere.
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non precipitare una risoluzione sulle linee in questione, risoluzione che, in qualunque modo si prendesse, sarebbe sempre immatura nel momento attuale.
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sarebbe superfluo: e che non è lecito a due città sorelle dare il superfluo, quando vi sono altre città sorelle che mancano del necessario, e che, come
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presidente. Ma questa sarebbe più ampia. Ella si contenta delle parole: udite le dichiarazioni, ecc.; invece la proposta La Porta dice: prendendo
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dell'onorevole ministro dell'istruzione pubblica, sarebbe stato impossibile in questo momento dare attuazione a quel concetto generale, che la Commissione aveva
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, avrebbe eziandio offerto maggiore sicurezza alla Camera, che quello che noi domandavamo ed essa ci avrebbe conceduto, si sarebbe effettivamente
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prevista, del fondo allora votato, non dico alla metà, ma al terzo del cammino. Però io non credeva davvero che sarebbe stato molto difficile il
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e di fisiologia si stanziarono 500,000 lire, e molti credevano che questo mezzo milione sarebbe bastato.
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di tutti i terreni e case, ora appartenenti all'istruzione pubblica che avrebbero potuto essere posti in vendita via via, il prezzo sarebbe stato speso
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in cui sarebbe se questo non accadesse. Ed io non nego che il fare questa spesa non porti utilità. La scienza quanto più si diffonde, tanto più è
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. Sicchè facciamo quei che pare e potrà essere utile in un avvenire più o meno lontano, ma pensiamo anche a fare quel che altrove sarebbe utile fare
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Toscanelli, il quale combatte quest'accentramento: non sarebbe una cosa, a mio credere, utile, sì bene dannosa assai, se noi facessimo di Roma un solo centro
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natura, non avrebbe per risultato altro che creare un dualismo che sarebbe pericoloso per l'unità nazionale; ma pur troppo vedo un sistema; il sistema
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che sarebbe sconveniente alle nostre finanze e alla severità della scienza. Basta vedere quello che fanno le grandi nazioni intorno a questi loro
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potrebbe che respingerla; sarebbe l'ultima delle dipendenze, quella della scienza, dell'insegnamento; sarebbe una vera umiliazione che s'imporrebbe al paese.
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Pure l'onorevole Toscanelli converrà che la peggiore maniera come attuare il suo concetto sarebbe quella precisamente di non lasciare nulla davanti a
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sarebbe assai facile. Farò rilevare alcune cose che mi interessano troppo; e prima di tutto dirò che, se questo è un progetto di legge ereditato dal
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frequentano quell'istituto, ad onta che sia celebre per la virtù dell'insegnante, o non sarebbe forse meglio con quella egregia somma torre qualche
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Se dovessi entrare in merito, mi sarebbe molto facile ribattere gli argomenti sofistici che viene di riprodurre l'onorevole Toscanelli. Ma non credo
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Io non domando che sia troppo centripeto, ma volere addirittura farne un centro repellente, mi pare che sarebbe un andare al di là delle intenzioni
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Accademia della crusca
